I CCT sono dei titoli al portatore o all’ordine, ad indicizzazione finanziaria, che sono emessi dal mese di gennaio 1999. Si tratta di strumenti atti alla copertura del debito pubblico che hanno una durata medio/lunga e che permettono di avere un tasso di interesse variabile che viene determinato aggiungendo, al tasso di interesse dei BOT, un certo spread. La durata del CCT va da un minimo di 2 anni e arriva fino a 10 anni, il taglio unitario minimo è di 1.000 euro.
Come funzione l’indicizzazione di questi titoli
La prima cedola è fissata al momento dell’emissione del titolo, mentre quelle successive sono calcolate sulla base del rendimento lordo che viene calcolato di semestre in semestre sulla base del rendimento del BOT.
Ad esempio, se prendiamo in considerazione un BOT la cui cedola è pagata il 1° luglio, essa entra in maturazione il 1° gennaio, mentre l’asta di riferimento è quella che viene tenuta a dicembre.
Come funziona lo spread
Abbiamo detto prima che il rendimento dei CCT è calcolato partendo da quello dei BOT più uno spread che è compreso tra lo 0,30% e l’1%.
Il collocamento dei CCT viene fatto tramite un’asta marginale e, come per i BTP, essi sono ammessi d’ufficio alla quotazione all’interno della borsa a partire dal giorno seguente a quello d’asta. Il rendimento di un titolo CCT che viene calcolato oggi è una semplificazione della realtà futura, in considerazione del fatto che la percentuale di interesse legata al Bot non è ovviamente conosciuta. Per questo motivo, i rendimenti futuri dovrebbero essere uguali a quelli registrati nell’ultima asta BoT preso come punto di riferimento.
CCTeu, l’alternativa ai CCT
Per chi cerca degli investimenti sicuri che possono essere delle alternative ai classici CCT, la versione CCTeu è la soluzione ideale. Idealmente simili ai CCT, la versione “eu” ha un nuovo meccanismo di indicizzazione collegato al tasso Euribor a 6 mesi. Ad oggi, il CCTeu sostituirà gradualmente i vecchi CcT (che non verranno più emessi) e sarà possibile, ancora nei mesi / anni futuri, fare delle operazioni di concambio tra le due versioni, secondo dei tempi e dei modi che possano essere idonei ad entrambe le soluzioni.
La struttura di questo nuovo strumento è molto simile a quella dei floater che sono emessi in area euro e prevede delle cedole semestrali che vengono calcolate sulla base del valore del tasso Euribor a 6 mesi, il quale è a sua volta rilevato nel corso del secondo giorno lavorativo prima del primo giorno di maturazione della cedola.
L’indicizzazione di questi buoni al tasso Euribor a 6 mesi è stata ritenuta la scelta ideale al fine di riuscire ad ampliare alla base di tutti gli investitori i vari strumenti finanziari che sono emessi dal Ministero dell’economia e delle finanze e anche per rendere più sicuro ed efficiente questo mercato.
I CCTeu sono anche adatti a raggiungere un mercato europeo, invece che solo nazionale. Di recente, infatti, abbiamo visto i CCT avere degli andamento alquanto “particolari”, con delle performancesul mercato secondario subottimali e dei livelli di volatilità decisamente poco consoni per strumenti di questo genere. Probabilmente, la causa è da ricercare nel profilo domestico del bene.
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